
Trippa toscana di nonno Paolo
La trippa toscana (nella versione rivista e corretta da Nonno Paolo) è il nostro contributo alla Giornata Nazionale della Trippa.
Oggi infatti, il Calendario Italiano del Cibo con l’Ambasciatrice Sabrina Tocchio, festeggia la Giornata Nazionale della trippa e noi vogliamo contribuire con questa ricetta della trippa toscana.
La trippa toscana è una delle specialità di mio padre (nonno Paolo, appunto). Quando ero piccola la preparava più spesso (e io la mangiavo anche di buon gusto..). Adesso la cucina solo saltuariamente, ma il Calendario Italiano del Cibo ci ha dato l’occasione giusta per prepararla di nuovo, e per farla assaggiare alle mie bimbe.
Devo ammettere che, personalmente, non mi sono mai cimentata nella preparazione della trippa toscana, perchè non amo molto la vista delle frattaglie (è una di quelle cose di cui mi piace il sapore, ma le devo trovare pronte!!). Come non sono mai riuscita a preparare la salsa di fegatini toscana, così anche la trippa rimane uno dei piatti che mangio, ma non riesco a cucinare. Ognuno ha i propri limiti; questo è uno dei miei!!
Quindi, questa ricetta è opera completa di nonno Paolo, che si è gentilmente offerto di lavorare una giornata intera per cucinarmela!
La trippa Toscana è un piatto antico citato anche da Pellegrino Artusi che, nella sua ricetta n° 331 afferma che:
La trippa, comunque cucinata e condita, è sempre un piatto ordinario. La giudico poco confacente agli stomachi deboli e delicati, meno forse quella cucinata dai Milanesi, i quali hanno trovato modo di renderla tenera e leggiera, non che quella alla côrsa che vi descriverò più sotto.
In effetti, la trippa toscana non è uno dei piatti più leggeri della nostra tradizione culinaria, come del resto la maggior parte degli “umidi“. Per alleggerire un pò la ricetta, potete utilizzare l’olio al posto del burro, per soffriggere la trippa.
Il consiglio di nonno Paolo. Fate cuocere la trippa Toscana nel pomodoro a fuoco basso Se consumata il giorno successivo, poi, sarà ancora più buona!
Trippa Toscana (versione di nonno Paolo)
Ingredienti
800 g di Trippa (in commercio si trova già bollita)
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
1 vasetto di pomodori pelati
sale, pepe
Olio extavergine di oliva
Parmigiano reggiano
Procedimento
Lavate la trippa sotto l’acqua corrente.
Tagliatela a listarelle sottili
Nel frattempo, fate soffriggere in padella il sedano, la carota e la cipolla in poco olio, per circa 10 minuti.
Aggiungete la trippa tagliata a listarelle e cuocete per altri 15 minuti.
Aggiungete il pomodoro, aggiustate di sale e pepe e fate cuocere, a fuoco basso, per circa 30 minuti.
Servite calda, accompagnata da una spolverata di Parmigiano Reggiano.
sabrina
29/03/2016 at 08:43Sono commossa! Vi ringrazio del contributo: a te perchè non ami maneggiare ste cose (checetoccafaperilcalendario!!!!) e per tuo nonno che con amore e tradizione si è prestato. Grazie ancora di cuore
CeciliaMazzei
29/03/2016 at 17:01Ciao Sabrina, grazie!! L’artefice di questa leccornia è mio padre (nonno Paolo, perché le mie figlie lo chiamano così) e quindi ormai è nonno Paolo per tutti. Appena ha saputo che c’era una giornata della trippa si è offerto volontario (che sacrificio, eh??!!!). Devo dire che anche dopo anni la trippa gli viene sempre squisita!!!
cristiana
29/03/2016 at 19:36Ti sembrerà strano ma anche a me succede qualcosa. Se qualcuno le prepara per me mangio tutto i quinto quarto possibile, ma nel momento in cui lo cucino non riesco poi a mangiarlo!
CeciliaMazzei
29/03/2016 at 20:45Ciao Cristiana! Anche a me capita così… anche con cose che non sono quinto quarto!! Però se le trovo pronte e così invitanti…..
Elisabetta
29/03/2016 at 19:56Sempre ottimo un bel piatto di trippa con grattugiata di parmigiano. Calorie poche sapore tanto.
CeciliaMazzei
29/03/2016 at 20:51Per la cronaca lo hanno mangiato anche le bimbe…e di gusto anche!!! Ringraziamo “Nonno Paolo” che si è prestato a cucinarla, e te “Nonna Elisabetta” che hai pulito la cucina dopo che nonno aveva cucinato!!! 🙂