
Torta salata porri e pomodorini
La torta salata porri e pomodorini è il mio contributo per la Settimana Nazionale delle torte salate, secondo il Calendario del Cibo Italiano, di cui Alessandra Gennaro è Ambasciatrice.
Per questa torta salata porri e pomodorini arricchita con formaggio Asiago ho utilizzato una base di pasta al vino bianco senza burro e lievito e con solo olio di semi.
La pasta al vino e olio è una pasta, simile alla brisè, ma più leggera e saporita, velocissima da preparare.
Come tutte le basi sia dolci e salati (frolla, brisè, sfoglia), necessiterebbe, comunque, di un periodo di riposo. Io in questo caso non avevo molto tempo (ma molta fame), quindi l’ho utilizzata subito; il risultato è stato ottimo lo stesso.
Questa torta salata porri e pomodorini, tra le altre cose, mi ha dato anche l’occasione giusta per provare la farina da grani teneri antichi, del Podere Collina del Vento della mia amica Daniela Brunetti.
I grani antichi (il Verna, il Frassineto, il Gentilrosso, l’Inallettabile e l’Abbondanza, seminati in miscuglio per abbattere le infestanti) vengono coltivati al Podere Collina del Vento in maniera Biologica, o meglio Naturale, cioè senza l’utilizzo di fertilizzanti chimici, diserbanti o insetticidi.
Una delle Mission del Podere Collina del Vento, infatti, è quella di coltivare prodotti totalmente sani nel pieno rispetto della terra e delle persone che la lavorano e di rispettare la biodiversità della terra.
I grani antichi vengono poi macinati in mulini a pietra e si ottiene una farina di tipo 1 o 2, a seconda dei casi.
Per questa torta salata porri e pomodorini io ho utilizzato la farina di tipo 1.
Perché molto spesso uso il porro, nelle mie ricette?
Come avrete potuto notare, nelle mie ricette salate (che siano torte salate o meno), scelgo molto spesso di utilizzare il porro (Allium porrum), invece della cipolla (come ad esempio nelle vellutate o nei risotti).
Il porro, difatti, è un ortaggio che si utilizza in maniera simile alla cipolla, di cui ne ricorda anche il gusto, anche se il porro risulta più delicato ed infatti viene anche comunemente chiamato: “la cipolla gentile“.
Il porro è un ortaggio ricco di acqua (più del 90%), poco calorico, ricco di vitamina A, vitamina C e discrete quantità di vitamine del gruppo B, oltre a ferro, magnesio e acido fosforico (utili al sistema nervoso), sodio, zolfo e silice (quest’ultima favorisce l’elasticità delle articolazioni e della pelle), manganese, potassio e calcio (toccasana per le ossa). Inoltre è adattissimo per chi soffre di dispepsie, anemie, reumatismi, artrite e per chi ha bisogno di dimagrire.
Torta salata porri e pomodorini con formaggio Asiago
Ingredienti per la pasta al vino
100 g di olio di semi (io girasole)
100 g di vino bianco
farina q.b.
So che a molti non piace quando nelle ricette, vi dico “a occhio” o “q.b.”, ma credetemi, questa ricetta è veramente semplice, che non potete sicuramente sbagliare, al più vi verrà una pasta o leggermente più dura o più morbida. Io mi regolo così: ne aggiungo un pò alla volta mentre impasto e quando riesco ad ottenere una pasta sufficientemente elastica ed omogenea, smetto di aggiungere farina.
Ingredienti per il ripieno
2 porri (meglio la parte bianca che è più morbida e più digeribile)
1o pomodorini
1 uovo
100 g di formaggio Asiago
sale, q.b.
Procedimento
In una ciotola miscelare insieme il vino e l’olio. Aggiungere la farina a pioggia e impastare a mano fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Nel frattempo saltare in padella con poco olio, i porri tagliati a listarelle sottili e i pomodorini tagliati a metà, per una decina di minuti.
Una volta raffreddati unire l’uovo sbattuto con un poco sale e il formaggio Asiago tagliato a petali.
Stendere la pasta al vino fra due fogli di carta da forno e adagiare su una teglia circolare.
Versare il ripieno sulla torta e cuocere in forno caldo a 200°C per circa 20-25 minuti.
Da consumare tiepida o fredda.
Fonti:
http://www.riza.it/dieta-e-salute/cibo/3090/usa-il-porro-la-cipolla-gentile.html
http://www.greenme.it/spazi-verdi/naturomania/1258-porro-proprieta
http://www.poderecollinadelvento.it
alessandra
25/04/2016 at 14:38e invecee ” a occhio” è spesso la dose più esatta, quella che viene assicurata dalla sapienza, dall’esperienza, dalla capacità di chi ha imparato sul campo e non solo sui libri, che è poi quella che trapela tutta dalla concezione di questa torta, a cominciare dall’utilizzo dei grani antichi per la base e per finire con la dichiarazione d’amore nei confronti del porro le cui virtù si accordano benissimo anche con la torta salata. Grazie di questo tuo contributo e complimenti!
CeciliaMazzei
25/04/2016 at 21:07Grazie a te Alessandra e grazie a questo Calendario del Cibo Italiano, che ci permette quotidianamente di cimentarci in ricette a noi familiari ma anche in cose nuove o poco conosciuto e rivisitarle. Ho imparato tantissimo da questa esperienza, leggendo i posti, seguendo i consigli e ho assunto anche una maggiore consapevolezza in quello che cucino. Quindi, il grazie va soprattutto a voi!!
Erica
26/04/2016 at 08:58Cecilia sento il profumo della torta fino a qui…adesso poi una bella fettina ci vorrebbe, e che colori…solare !!!
Complimenti. Alla prossima Erica
CeciliaMazzei
26/04/2016 at 18:05Grazie Erica! Io vado matta per le torte salate e questa mi è piaciuta tantissimo ! Alla prossima ciao!
speedy70
26/04/2016 at 14:36Una gustosa torta salata; ottima la pasta la vino, leggera e sfiziosa, complimenti!
CeciliaMazzei
26/04/2016 at 18:03Grazie Simona, la pasta al vino è stata una scoperta e ora non la mollo più! Semplice, veloce e leggera!